Bielorussia | |
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Territorio reclamato dalla Repubblica Popolare Bielorussa. | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica Popolare Bielorussa |
Nome ufficiale | Белару́ская Наро́дная Рэспу́бліка Biełaruskaja Narodnaja Respublika |
Lingue ufficiali | Bielorusso |
Inno | Vajacki marš |
Capitale | Minsk |
Altre capitali | Hrodna, Praga (in esilio) |
Dipendente da | Impero tedesco |
Politica | |
Forma di Stato | Repubblica |
Forma di governo | Repubblica parlamentare |
Presidente | Jan Sierada |
Organi deliberativi | Rada |
Nascita | 25 marzo 1918 |
Causa | Trattato di Brest-Litovsk |
Fine | 1919-1921 |
Causa | Spartizione del territorio tra sovietici e Seconda Repubblica di Polonia, a seguito della Guerra sovietico-polacca |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Europa orientale |
Economia | |
Valuta | Rublo |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Chiesa ortodossa |
La Repubblica Popolare Bielorussa in rapporto ai confini statali odierni. | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Repubblica russa |
Succeduto da | Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa Seconda Repubblica di Polonia Governo in esilio della Bielorussia |
Ora parte di | Bielorussia Russia Polonia |
La Repubblica Popolare Bielorussa (in bielorusso: Беларуская Народная Рэспубліка, bʲeɫa'ruskaja na'rodnaja rɛs'publʲika, traslitterazione: Biełaruskaja Narodnaja Respublika) fu uno Stato nazionale bielorusso, che dichiarò unilateralmente la propria indipendenza nel 1918 in seguito alla resa russa agli Imperi centrali.[1] Oggi è chiamata dagli storici anche Repubblica Nazionale Bielorussa,[2] al fine di distinguerla dalla Repubblica Sovietica Bielorussa. L'attuale Rada in esilio della BNR si riferisce a questo Stato come Repubblica Democratica Bielorussa.
Conseguentemente i tedeschi ritennero non più necessario il mantenimento del confine militare dell'Ober Ost, e quindi concessero l'indipendenza formale ai territori che ne facevano parte, Lituania e Bielorussia. Tale dichiarazione fu tuttavia giudicata fittizia dall'Intesa e dai governi neutrali, che considerarono i neonati Regno lituano e Repubblica Popolare Bielorussa come Stati fantoccio della Germania, non riconoscendone l'indipendenza.
La BNR non venne riconosciuta dalla maggior parte degli Stati e, non più protetta dai tedeschi sconfitti nella prima guerra mondiale, finì sotto il controllo sovietico nel 1919, coesistendo per un periodo con RSS Bielorussa e poi RSS Lituano-Bielorussa, e infine cessò totalmente di esistere con la guerra sovietico-polacca quando venne spartita tra sovietici e Seconda Repubblica di Polonia.
La Rada della Repubblica Popolare Bielorussa costituì un governo in esilio, esistente ancora oggi.
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